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5 Marzo 20213 marzo 1923: esce nelle edicole il primo numero del Time
“Today Information Means Everything” è la premessa del settimanale di informazione più venduto nel mondo
Il 3 marzo 1923 esce nelle edicole il numero uno del Time, prima rivista settimanale americana di attualità. Time è un acronimo che si può tradurre letteralmente come “Oggi l’informazione significa tutto”, un nome che è già da solo un manifesto. Henry Luce e Briton Hadden, due studenti di Yale, la fondarono quasi per gioco, senza immaginare cosa sarebbe diventata: oggi si avvicina al secolo di età e vanta ventisei milioni di lettori in tutto il mondo, venti dei quali negli Stati Uniti d’America. Negli ultimi anni la società è passata di mano più volte ed è ora proprietà dei coniugi Benioff, Marc e Lynne.
Oltre alla versione americana la rivista ha quattro diverse declinazioni territoriali. Time Europe viene stampata a Londra, la versione asiatica ha sede ad Hong Kong, quella canadese a Toronto e a Sidney c’è la direzione per il Pacifico del Sud.
Il numero di dicembre
Una delle particolarità per cui Time è famoso in tutto il mondo è l’elezione della Persona dell’anno che appare sulla copertina del numero di dicembre. Questa denominazione è stata coniata nel 1999 per sostituire quella in uso dal 1927, quando Charles Lindbergh venne nominato Uomo dell’anno per aver compiuto la traversata aerea dell’Oceano Atlantico. La scelta veniva fatta fra una rosa di finalisti selezionata dalla redazione, tenendo conto anche delle preferenze dei lettori.
Dopo di lui apparvero sulla copertina dell’ultimo numero dell’anno personaggi carismatici e controversi: da Mahatma Gandhi ad Adolf Hitler, dalla regina Elisabetta II a Joseph Stalin, oltre a numerosi politici, scienziati e vincitori del premio Nobel.
La nuova definizione più inclusiva si è resa necessaria per correttezza verso l’uguaglianza di genere e per dare un respiro più ampio alla scelta che include ora anche gruppi di persone. Nel 2020 lo spazio in copertina è stato occupato da Joe Biden e Kamala Harris, attualmente alla guida del Paese. L’anno precedente l’onore è toccato alla giovane attivista Greta Thunberg, e prima di lei il gruppo di giornalisti che sono stati perseguitati per le notizie che hanno diffuso, i The Guardians. Ospiti illustri della prima pagina in anni recenti sono stati Donald Trump, Angela Merkel, Papa Francesco, Barack Obama, ma anche gruppi come le Silence Breakers, le donne che spezzano il silenzio denunciando le molestie subite. Un gruppo eterogeneo che ha spesso stuzzicato la perplessità di molti lettori ma che rispecchia l’andamento delle preferenze popolari.
Time ieri e oggi
Fin dall’inizio Time prestò particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, raccontandone la realtà in prima persona. Il marciapiede era il luogo in cui venivano raccolte le notizie, che dovevano essere comunque leggere e poco impegnative.
Per svariati decenni i tratti distintivi del Time rimasero invariati, come l’attenzione al costume e al mondo dello spettacolo o la celebre copertina con il bordo rosso. Esservi ritratti ha significato per lungo tempo aver raggiunto il successo, almeno negli Stati Uniti.
Nel ventunesimo secolo il Time ha conosciuto un momento di forte declino nella versione cartacea, vedendo dimezzate le copie in circolazione. Il calo verticale delle vendite è un tratto che caratterizza oggi tutto il settore editoriale. La versione digitale, ovviamente, è in parte responsabile della flessione, senza tuttavia riuscire a sopperire completamente alla mancanza.
Forte di una storia editoriale lunga quasi un secolo, siamo certi che Time avrà modo di reinventarsi creando nuove modalità per un nuovo percorso di successo.
Erna Corsi