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Ma cos’è quindi un Manga? Dal fumetto al grande schermo, il Manga è innanzitutto una passione che non sembra avere confini!
Cos’è un Manga? E qual è il popolo del Manga? Che siano semplici appassionati, fan monomaniaci, lettori onnivori o nuovi simpatizzanti alla ricerca di qualcosa di diverso, il popolo dei Manga ha un tratto comune: cerca una storia appassionante narrata con disegni sempre più originali, una dimensione nuova che gli permetta di godere dei grandi temi della letteratura universale in una maniera moderna, che appassioni e generi emozioni sempre nuove.
Cos’è un Manga? Cosa si intende esattamente quando si parla di Manga?
Quando si discute di letteratura del Sol Levante , si parla anche e sempre più spesso dei ‘Manga’.
- Il Manga è una forma d’arte giapponese che prende piede dalla fine del Diciottesimo secolo, anche se i suoi inizi sono da registrarsi molto prima, nel Tredicesimo secolo, quando iniziano a spopolare tra i vari ceti della popolazione dei rotoli di pergamena detti ‘emaki’ (rotoli illustrati), che rappresentano animali antropomorfi come rane o conigli.
- A coniare il termine Manga (o disegni bizzarri) e dare così il via a tutta la storia moderna del genere è il maestro Katsushika Hokusai. Nati per raccogliere i disegni del celeberrimo pittore e disegnatore giapponese, i primi cosiddetti Manga sono caratterizzati da schizzi e caricature varie: una formula nuova che, sempre più apprezzata e letta, diventa in pochi anni una vera e propria corrente letteraria illustrata.
Cos’è un Manga? La relazione tra Manga e Ideogrammi
Gli ideogrammi che formano il termine Manga, ‘Man’ (immagine) e ‘Ga’ (satira vagante), incasellano queste narrazioni come illustrazioni nate con scopi e pubblico molto simili a quelli della nostra satira odierna e diventano ben presto indentificativi di questa nuova forma d’espressione artistica, una vera e propria letteratura a disegni.
Usato per imposizione governativa come strumento di propaganda anti-americana e nazionalista durante la Seconda Guerra mondiale, negli anni Cinquanta il Manga muta la sua connotazione locale, travalica i confini della terra d’origine e conquista dapprima tutto l’Oriente, in seguito anche tutto il mondo Occidentale.
La cultura dei Manga in Occidente: la diffusione
La diffusione dell’editoria non tradizionale e il diversificarsi del mercato narrativo contribuiscono a rendere i Manga una parte importante delle pubblicazioni d’intrattenimento a livello mondiale. Inoltre, nel corso degli anni, la raffigurazione stessa dei Manga subisce moltissimi cambiamenti, ottenendo che il genere si mantenga attuale e moderno. Infatti, quello che era un veicolo per diffondere disegni satirici diventa la rappresentazione della realtà quotidiana e di conseguenza cambia pubblico, destinandosi principalmente ai più giovani e ai bambini per narrare loro vita di tutti i giorni, le mode e le tradizioni, i grandi interrogativi della vita e i diversi momenti della crescita fino all’età adulta.
In seguito, soprattutto dalla fine degli anni Settanta fino a metà degli anni Ottanta, quando l’arte del Manga è ormai ben oltre i confini nipponici e si è già diffusa ovunque, l’interesse verso questa esotica letteratura illustrata si amplia e diventa accessibile e piacevole anche per gli adulti, aumentando la velocità della diffusione in giro per il mondo: il Manga è nuovo, fresco. Diverso dal fumetto a cui l’occidente è abituato, declina in un modo originale l’associazione tra una lettura scorrevole e disegni curati: gli eroi, infatti, sono caratterizzati da tratti molto differenti da quelli narrati dai comics americani e le tematiche affrontate non sono mai state raccontate prima con questo tipo di linguaggio.
I Manga e la loro diffusione in Italia
La novità piace. Piace così tanto che ben presto i Manga prendono piede anche in Italia. Pagina dopo pagina e disegno dopo disegno, spopola la passione per questa nuova letteratura, incentivando la traduzione di volumi dei generi più disparati: romantico, avventura, fantastico, erotico e così via. Nessun tema è snobbato dal pubblico dei lettori, che di anno in anno vede crescere le sue fila. I Manga ben presto non sono più considerati storie a vignette, ma letteratura vera e propria, con trame interessanti e così originali da convincere e attrarre giovani e adulti.
Quanti generi nella letteratura Manga esistono?
È evidente quindi che i Manga hanno arricchito il mondo della letteratura con la loro forza narrativa. Una verve che va oltre la semplice lettura e, al contempo, riesce a offrire attraverso i disegni una narrazione più approfondita, esplicita e accattivante.
Da prodotto tipicamente infantile, essi cambiano nella loro struttura e nei generi, riuscendo in questo modo a differenziare il pubblico di destinazione. Tutti li possono leggere, ma vi è una distinzione consigliata in base alle diverse fasce di età:
- i ‘Manga Kodomo’ sono, per esempio, quelli adatti ai bambini fino ai dieci anni,
- i ‘Shojo’ vengono letti dalle ragazze adolescenti e i ‘Shonen’ dai loro coetanei di sesso maschile
- i ‘Seinen’ e i ‘Josei’ sono dedicati agli adulti.
Fan dei Manga: chi sono i ‘mangaka’ e i Cosplay?
Fin qui abbiamo parlato della storia dei Manga, ma chi li scrive e illustra? Ci sembra giusto in questa breve panoramica parlare anche dei ‘mangaka’, gli artisti che esprimono la loro arte creando i testi e i disegni. L’autore di fumetti è una figura importante nel mondo nipponico: spesso i mangaka raggiungono una fama quasi da star del cinema grazie all’apprezzamento di un pubblico sempre più vasto, che individua nel loro lavoro qualcosa di importante per la propria formazione emotiva ed etica.
Manga e Cosplay: ecco la relazione
Fenomeno collegato al mondo dei Manga e degli Anime, e che appassiona gli Otaku sempre di più, è la moda dei Cosplay.
Traslato dal giapponese ‘Kosupure’, il termine anglofono è composto da ‘cos’ (abbreviazione di ‘costume’) e ‘play’ (gioco). La parola stessa descrive la tendenza che fa impazzire giovani e meno giovani: i fan indossano un costume molto identificabile per impersonare i personaggi che più amano dei vari Manga e Anime. Spesso ci lavorano di persona, studiano gli accessori e non di rado spendono diverse centinaia di euro per ottenere il costume perfetto: a volte i risultati sono strabilianti. Una volta arrivati al loro travestimento ideale, i ‘cosplayer’ provano a fare propri atteggiamenti, vezzi e modi di parlare dei loro eroi. Apice di questa passione sono le fiere del fumetto, dove si radunano in tantissimi per dimostrare l’amore per queste saghe e le proprie capacità creative.
Da Manga ad Anime: il film tratto da “My Hero Academia“
Anche dopo aver conquistato il mondo, l’evoluzione dei Manga non sembra aver intenzione di fermarsi: le vicende narrate escono dai volumi cartacei – da sfogliare rigorosamente al contrario proprio come si legge e si scrive in Giappone – e prendono possesso della televisione e del cinema, diventando serie televisive e film.
Questo film, che è solo il più recente di una lunga serie di titoli, esemplifica il passaggio successivo della evoluzione dei Manga: quando un titolo celebre passa dal volume al grande schermo diventa un ‘Anime’ (letteralmente ‘animazione data alla carta che prende vita sullo schermo’), trasformandosi sovente in una serie televisiva, in un film d’animazione o live, e in un cartone animato. A volte, come nel caso del lavoro di Kohei Horikoshi, il successo dei personaggi e della trama è tale da diventare addirittura un videogame, invadendo un altro settore dell’intrattenimento che sembra sempre più amato e influenzato dal mondo dei fumetti giapponesi.
Scritto da Kohei Horikoshi, “My Hero Academia” narra le vicende di Izuku Midoriya
Scritto da Kohei Horikoshi, “My Hero Academia” narra le vicende di Izuku Midoriya, un ragazzo che frequenta le scuole medie e sogna di diventare un supereroe, ma che non possiede superpoteri a differenza di altri esseri umani che hanno acquisito la capacità di essere eroi sin dalla nascita grazie a una mutazione genetica. Deriso dai suoi coetanei per la sua debolezza, non si arrende e cerca di raggiungere il suo sogno e di ottenere giustizia.
La lotta per raggiungere i propri obbiettivi, una storia personale complicata, una trama ricca di sfumature e personaggi ben calibrati: dopotutto, non è forse questa la ricetta alla base di ogni romanzo o film ben riuscito?
(Deborah Fasola)