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Per prima cosa è necessario stabilire che cosa non è uno sceneggiatore.
Uno sceneggiatore non è uno scenografo. Probabilmente per alcuni sarà una precisazione inutile o quasi sciocca, ma per molti non lo è. Lo scenografo è quella figura professionale che si occupa di tutto ciò che si trova in scena oltre agli attori; ad esempio ambientazioni, fondali e arredi. Lo sceneggiatore si occupa invece di tutt’altro.
Per ogni spettacolo, sia esso dal vivo o registrato, esiste un profondo lavoro preliminare di progettazione, del quale lo sceneggiatore è parte integrante.
La sceneggiatura è il testo scritto indispensabile per la realizzazione di un film, che raccoglie un’infinità di nozioni e indicazioni essenziali. Il lungo processo preliminare che precede la sua stesura è parte del lavoro dello sceneggiatore. Lo svolgimento della storia, l’intreccio narrativo, la definizione di personaggi e dialoghi sono i punti essenziali di questo delicato procedimento. Il risultato è un vademecum che tutto il cast seguirà alla lettera.
La sceneggiatura
Si tratta della struttura portante del film o dello spettacolo teatrale. Nel secondo caso è più facile che venga utilizzato un copione, ma quest’ultimo riporta solamente le battute e poche indicazioni essenziali per attori o scenografia, mentre la sceneggiatura deve essere molto più dettagliata. Oltre ai dialoghi precisi che dovranno interpretare gli attori, vi si trovano indicazioni utili alla realizzazione, come ad esempio la descrizione della personalità di ogni singolo personaggio, ricerche approfondite su luoghi e situazioni da interpretare. Nella sceneggiatura il testo originale viene praticamente tradotto in immagini.
Il linguaggio
Sia che si tratti di un testo originale o della trasposizione di uno esistente, lo sceneggiatore deve conoscere i diversi linguaggi da utilizzare.
Paradossalmente, la sceneggiatura non è fatta per essere letta. Serve per essere interpretata. Ciò non toglie che sia necessario scriverla correttamente per ottenere un perfetto passaggio di informazioni. Dal linguaggio letterario, il testo viene tradotto in linguaggio cinematografico e drammaturgico: ogni mezzo espressivo ha regole differenti e lo sceneggiatore deve padroneggiarle tutte per poter conferire la giusta impronta alla performance degli attori.
Cinema, teatro, spot pubblicitari e video musicali
Se per il teatro e il cinema lo sceneggiatore può solo avanzare suggerimenti per la regia, per gli spot pubblicitari e i video musicali è suo specifico compito studiare approfonditamente molti aspetti. Riprese, inquadrature e successione delle scene sono parte fondamentale della sceneggiatura di un girato così breve. Il tutto deve essere studiato e accordato alla perfezione per un messaggio nitido e diretto, o per un impatto scenico memorabile. In questo tipo di filmato, lo sceneggiatore lavora a stretto contatto con cameraman, regista e tecnico luci, oltre che con gli attori, diventando una figura indispensabile.
Come si diventa sceneggiatore?
Non esiste una formazione specifica per questo lavoro; valutando le competenze necessarie è più facile individuare un percorso corretto.
Per ideare soggetti narrativi è necessario saper delineare e sviluppare tematiche e personaggi, revisionare testi e soprattutto valutarli per poter proporre sceneggiature efficaci. Inoltre, deve saper comunicare efficacemente attraverso la parola scritta, comprendere un testo, saper sintetizzare diverse esigenze lavorando in un gruppo e, non ultimo, saper rispettare le scadenze.
Alcune di queste capacità sono innate o si sviluppano con la pratica, per altre è possibile appenderne le basi e affinarne la conoscenza con i corsi triennali al DAMS, ad esempio nel percorso formativo di Scienze della Musica, delle Arti e dello Spettacolo. Successivamente è possibile iscriversi a un corso di Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo. Una buona alternativa è frequentare il corso di laurea in Scienze della Comunicazione, dove sono disponibili anche corsi triennali.
Lo sceneggiatore è prima di tutto uno scrittore ma deve avere una conoscenza profonda di ogni aspetto della produzione. Egli regge l’intera impalcatura che sta alla base di qualsiasi produzione teatrale o cinematografica: creatività e originalità sono le doti fondamentali per entrare a far parte del mondo dello spettacolo.
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[…] Titoli, questi, che vanno obbligatoriamente visti durante le suddette vacanze e altri che meritano una seconda visione durante il resto dell’anno, se non altro per gli importanti messaggi custoditi al loro interno. […]
[…] scrittura del film è solida. Avatar – la via dell’acqua è una vicenda corale in cui un numero sterminato di […]
[…] un ambiente domestico, tra le pareti che si trasformano in cassa di risonanza per ogni emotività. Tutto sembra chiudersi sulle teste dei due protagonisti, i cui sentimenti diventano più forti e marcati forse perché costretti tra quattro mura. […]