Gioia e dolore, diritto d’autore.
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Tu sai chi è Calliope?
Quando il mito incontra il futuro
Quante volte l’hai letto? Cantami, o Diva. Diva, l’invocazione alle muse che apre i poemi epici più belli che la storia potesse regalarci.
Le gesta dei primi eroi, quelli destinati a restare impressi nella memoria collettiva, sono introdotte da una preghiera alla musa Calliope, colei che protegge gli aedi e omaggia i re con l’arte dell’eloquenza. Questo motivo è lo stesso il per cui Calliopə, la piattaforma ideata da Other Souls per le tue storie, si chiama così.
Ora come allora, nessuna parola viene abbandonata al caso, ma raccoglie in sé un significato che è insieme augurio e promessa.
La musa Calliope
Te l’hanno detto e ridetto: le muse erano nove, ognuna di loro patrocinava un diverso aspetto delle arti. Tuttavia, una cosa è creare qualcosa di bello, ben altra invece è creare qualcosa di epico, capacità che le muse avevano nel sangue.
Le muse, dunque anche la nostra Calliope, sono figlie di Zeus e di Mnemosine. Se il primo è il ben noto padre di tutti gli dèi, garante di ordine e stabilità, la seconda incarna la memoria e la capacità di ricordare. Le vere opere d’arte, non a caso, perdurano nel tempo.
Le unioni di Zeus non sono mai casuali: attraverso le muse, protettrici delle arti e della storia, il re di tutte le divinità si assicurò che le sue imprese venissero sempre cantate e ricordate: la società, in questo modo, poteva affermarsi di volta in volta ritrovando se stessa.
Da Calliope a Calliopə
Ecco, dunque, perché la nostra piattaforma porta questo nome. Calliope nasce con l’intenzione di modellare la memoria collettiva, e gli aedi sotto la sua protezione sono la prova che il favore di questa divinità è una promessa di futuro.
Certo, anche la musa ha dovuto misurarsi con delle prove che hanno ribadito la sua divinità. La sfida lanciata sul monte Elicone dalle Pieridi, nove sorelle dotate nelle arti, ha visto trionfare la sola Calliope con il suo bel canto. Non solo la musa ha saputo vincere la competizione, ma le Pieridi sono state poi tramutate in uccelli come a voler rimarcare la differenza tra ciò che è destinato a restare e ciò che si disperde nel vento.
Potevamo dunque scegliere una madrina diversa per Calliopə?
Assolutamente no, e questo per un motivo fondamentale: bisogna conoscere le proprie radici, prima di muoversi in una qualunque direzione.
La narrazione e la parola sono armi potenti, porte che si aprono su mondi tutti diversi, a cui appassionarsi, ma sono anche strumenti antichi nati per sciogliere i cuori, convincere le persone delle proprie ragioni, assicurarsi di che vivere.
Calliopə non è una meteora ma nasce con l’intenzione antica di permanere nella storia al pari del più bello tra i poemi. Un po’ come l’Elicone, è lo spazio sacro dedicato alla creatività, sotto la protezione di una divinità speciale.
In Other Souls abbiamo tracciato la storia della parola fin dalle sue origini, e vogliamo continuare a farlo passo dopo passo, verso un avvenire di idee ancora tutte da scrivere.