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1 Novembre 2020Gianni Rodari: nel 2020 il centenario dalla sua nascita
Nel 2020 ricorre il centenario della nascita di Gianni Rodari. Prima insegnante, poi giornalista, a partire dagli anni 50 diventa soprattutto scrittore di libri per l’infanzia con favole e filastrocche.
Il successo di Gianni Rodari è strepitoso, tanto da fargli ottenere, nel 1970, il premio “Hans Christian Andersen”, l’equivalente nella letteratura per l’infanzia del Nobel per la Letteratura. Comprendere la vita di Gianni Rodari è fondamentale per capire meglio la sua opera: in questa, infatti, c’è un forte intreccio di elementi di natura biografica, ideologica e creativa.
Gianni Rodari nasce il 23 ottobre 1920 in Piemonte. Dopo la morte del padre, la madre sceglie per lui la formazione in seminario, poi abbandonata in favore delle scuole magistrali. Inizia, dunque, a lavorare come maestro, proponendo un metodo didattico, divertente e coinvolgente, che permetteva ai bambini di dare libero sfogo alla fantasia. Si iscrive al PCI e si dedica a scrivere articoli per periodici di partito, tra cui l’Unità. Qui, intorno agli anni Cinquanta, diventa curatore della rubrica la “Domenica dei Piccoli” , all’interno della quale inizia a pubblicare le sue prime filastrocche per bambini. È proprio la sua attività di scrittore per bambini presso quotidiani politici che porta Gianni Rodari a esplorare, da un punto di vista teorico e pratico, il mondo dell’infanzia.
Chi è Gianni Rodari? Uno scrittore per i bambini e “ai bambini”
Lo scrittore sente la necessità di scrivere per i bambini e ai bambini; di inventare, dunque, storie che parlino del loro mondo.

In questi anni tiene anche molti incontri nelle scuole con alunni, insegnanti e genitori. La rielaborazioni degli appunti di tali incontri dà vita, nel 1973, a “ Grammatica della Fantasia”: un volume diventato un punto di riferimento per coloro che si occupano di letteratura per l’infanzia e di educazione alla lettura.
Le opere di Gianni Rodari
Tra le opere più importanti di Gianni Rodari ricordiamo: “Gelsomino nel paese dei bugiardi”. “Filastrocche in cielo e in terra”, “Favole al telefono”, “Le avventure di Cipollino” e “Il libro degli errori”.
“La Grammatica della Fantasia“, l’unica opera teorica di Gianni Rodari
Ma torniamo a “Grammatica della Fantasia”. In questo volume, Rodari individua nella fantasia la base del processo creativo e offre nuovi strumenti per plasmare nella scuola un nuovo ruolo del bambino, che diventa produttore, ricercatore e creatore. A tale fine è necessario creare un dialogo con i bambini e interpretarne i bisogni. Lo scrittore ci invita a un’educazione dei sentimenti e delle passioni in maniera dinamica. Lo scopo di questa impresa educativa è, quindi, quella di essere utili ai bambini. Nell’antefatto del volume, Rodari traccia delle linee guida della “Fantastica”.

La “Fantastica” di Gianni Rodari non è un tentativo di fondare una disciplina in piena regola da insegnare a scuola, e nemmeno una teoria dell’immaginazione, ma un “modo di inventare storie per bambini e di aiutare i bambini a inventarsi da soli le loro storie”.
Lo scrittore spera che il “libretto possa essere utile a chi crede nella necessità che l’immaginazione abbia il suo posto nell’educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola”.
La vita di Gianni Rodari: anche “pedagogista”
L’opera descritta potrebbe indurci a parlare di una pedagogia rodariana, non nel senso stretto del termine. Infatti, potremmo considerare, in virtù delle cose sopradette, la creatività nel processo di apprendimento come il pilastro del suo pensiero. L’attitudine di Gianni Rodari alla creatività, o meglio ancora alla fantasia, è utile per avvicinare con consapevolezza qualsiasi percorso scolastico.
Ed è proprio questo che gli ha permesso di ottenere un vasto successo, sia in Italia che all’estero: i bambini si affezionano ai suoi personaggi (Cipollino che si ribella al Principe Limone, il ragionier Bianchi in giro per l’Italia), e gli adulti ancora ricordano qualche sua favola o filastrocca (come quelle utili a imparare le materie più difficili, ad esempio Como nel Comò, Per colpa di un accento).
Possiamo tranquillamente definire Gianni Rodari come il più grande scrittore di favole e filastrocche del Novecento italiano.
Il suo centenario di nascita è un buon motivo per “tornare bambini” e per correre a rileggere (o leggere per la prima volta) i suoi libri!