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29 Gennaio 2021Giornata della memoria: ecco come l’associazione ANED racconta l’Olocausto
Raccontare l’Olocausto è lo scopo principale dell’associazione ANED: restituire la dignità a ogni deportato nei campi nazisti attraverso la ricostruzione della sua storia e il sostegno alla sua famiglia.
Nel secondo dopoguerra, i deportati sopravvissuti allo sterminio nazista e i familiari dei deceduti nei Lager sentirono la necessità di incontrarsi, per condividere le esperienze vissute e per creare una rete di aiuto e sostegno reciproco. Successivamente, nacque in loro la consapevolezza che fosse determinante impegnarsi per diffondere la conoscenza della deportazione fra i giovani, promuovendo ideali di libertà, democrazia e pace.

A partire dal 1945 nacquero in molte città italiane (Milano, Torino, Verona, Udine, Roma) dei gruppi locali con lo scopo di sostenere gli ex deportati e le loro famiglie. Nel 1957 i loro rappresentanti si riunirono nel Congresso che si tenne a Verona, dando vita ad un’associazione nazionale. Nacque così ANED, Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti. Il primo presidente nazionale fu Piero Caleffi (1901-1978) al quale subentrò Gianfranco Maris, deceduto nel 2015, a cui successe l’attuale Presidente Dario Venegoni.
“Riunire in fraterna solidarietà i deportati italiani e i familiari dei caduti; avviare a concreta realizzazione il testamento ideale dei caduti; valorizzare in campo nazionale e internazionale il grande contributo dei deportati alla causa della resistenza e affermare gli ideali perenni di libertà, di giustizia e di pace.”
Gli scopi dell’ANED secondo lo statuto
E ancora, l’associazione “considera suo dovere far conoscere la storia della deportazione soprattutto ai giovani, ai quali è affidata la difesa della libertà e della democrazia.”
Triangolo rosso, il giornale dell’associazione ANED
ANED è da sempre un’associazione senza fini di lucro, che vive del contributo volontario dei suoi aderenti e degli amici. Pubblica un giornale dal titolo Triangolo Rosso sulle cui pagine troviamo firme prestigiose della storia, della letteratura, dell’etica, della politica. Viene spedito a soci e abbonati, ma da alcuni anni la rivista è consultabile anche sul loro sito http://www.deportati.it/.

Eretta Ente morale con decreto del presidente della Repubblica italiana il 5 novembre 1968, l’ANED cura inoltre la pubblicazione di studi e ricerche sulla deportazione e aggiorna periodicamente l’edizione di alcune mostre fotografiche.
Il Giorno della Memoria, gli eventi organizzati dall’ANED
Per la Giornata della Memoria, l’associazione organizza ogni anno eventi e interventi molto toccanti, per poter tenere vivo il ricordo di ciò che è stato in modo che il passato non possa ripetersi.
“…cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.”
(legge n. 211 del 20 luglio 2000, con la quale è stato istituito il Giorno della Memoria)
Quest’anno purtroppo è stato impossibile organizzare eventi in presenza a causa della necessità di rispettare il distanziamento sociale. Negli ultimi anni, grazie ad ANED, è stato possibile avvicinarsi e salire in uno dei vagoni utilizzati per le deportazioni di massa: “Il Carro della Memoria”. Un luogo freddo, inospitale e spoglio. Lamiera che si arroventa al sole e che d’inverno gela fino al punto di staccare la pelle a chiunque, inavvertitamente, la tocchi. Stando lì dentro pochi minuti si possono immaginare le persone accalcate, ammassate per giorni; sembra di sentire l’odore dei corpi senza alcun ristoro.

Quasi tutti i temerari che osano entrare fuggono velocemente, come se fossero inseguiti dai lupi. Quei lupi sono i morsi della coscienza, perché immaginare un abominio così grande fa dubitare per la salvezza del genere umano.
È di fondamentale importanza il lavoro di divulgazione e sensibilizzazione fatto dalle associazioni come ANED, soprattutto fra i giovani, perché chi conosce il proprio passato può evitare di ripetere gli stessi errori.
Erna Corsi