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Le pellicole più famose tratte dai libri che a ogni Natale ci tengono compagnia
Durante le festività Natalizie non c’è niente di meglio che passare le serate in famiglia, magari davanti alla Tv, con una cioccolata calda in mano, oppure, per i più golosi, una bella ciotola di popcorn, e sintonizzarsi insieme ai parenti – e probabilmente a gran parte di tutti gli italiani – sui vari canali che trasmettono gli immancabili film di Natale.
Sono tanti quelli che ogni anno ci tengono compagnia, intramontabili, spesso gli stessi che, una volta pubblicizzati con un po’ di anticipo, ci danno l’idea che il Natale si avvicini veramente.
E così a dicembre, sin da quando eravamo bambini, aspettiamo le stesse storie che magari abbiamo visto e rivisto un milione di volte, solo per la gioia di lasciarci andare a quel clima che ci riporta al Natale e magari anche alla malinconia che questo, insieme a ciò che stiamo guardando, porta con sé.
Perché le sensazioni, le emozioni e i ricordi sono spesso attivati dai nostri sensi, quello della vista primo fra tutti; e così ricordiamo che Una poltrona per due lo abbiamo visto con il nonno che ormai non c’è più, oppure i Gremlins con il nostro migliore amico d’infanzia con il quale ormai abbiamo chiuso, seppur con rammarico, i rapporti.
Credo che sia questo il vero miracolo del Natale, quello che unisce il presente e le persone anche ai ricordi, un miracolo possibile anche grazie a tanti alleati: amore, famiglia, film e, mai per ultimi, i nostri inseparabili amici libri.
Sono questi, infatti, che il più delle volte danno vita all’immenso e tanto caro processo descritto, poiché sono le basi da cui vengono tratti molti dei film che ci accompagnano sin dall’infanzia e che tutti noi sempre ricordiamo.
Dalla carta alla pellicola
Sono moltissimi i romanzi che diventano delle pellicole cinematografiche grazie al successo della critica, al pubblico, o anche solo perché si prestano a diventare un film.
Alcuni più fedeli di altri agli originali, altri più intensi e commoventi, e ancora molto più cari ai nostri ricordi, sono spesso divisi per generi e fasce di età ma il più delle volte adatti a tutta la famiglia proprio come lo è il Natale, quella festa di condivisione, pace e amore che tutti aspettiamo e che persino chi dice di odiare ha un po’ sempre segretamente anche amato.
Dalla carta alla pellicola, sono molti i libri che hanno fatto la storia del periodo natalizio e che il pubblico si aspetta letteralmente che vengano trasmessi nel periodo più magico dell’anno.
E così appena la pubblicità che li annuncia compare sui nostri schermi, noi corriamo a fare l’albero di Natale e non è festa senza molti di questi.
Per primo voglio ricordare l’immancabile capolavoro Canto di Natale, che pare quasi essere il capostipite di tutti i film natalizi tratti dai libri: tratto da un’opera di Charles Dickens, Canto di Natale (A Christmas Carol in lingua originale), è un racconto breve pubblicato nel 1843 e divenuto nel tempo la sua opera più famosa. Canto di Natale, che ancora oggi ammalia grandi e piccini con la sua storia, possedendo anche una morale di fondo molto importante, che svela come l’avarizia e l’egoismo siano dei mali sociali. Nella storia, infatti, soltanto mostrando a Scrooge, uomo avaro e poco incline all’altruismo, come è stata la sua vita passata, com’è il suo presente e come sarà il suo futuro, i tre fantasmi del Natale riescono infine a cambiarlo.
Il romanzo diviene una pellicola cinematografica nel 1999 e un film per bambini qualche anno prima, nel 1983, con Canto di Natale per Topolino.
Ogni anno questo film è un immancabile in tutto il mondo, ma non è certo l’unico a essere una storia sempreverde nelle nostre case, proprio come l’abete adornato che ci ricorda i giorni di festa.
Dobbiamo inevitabilmente citare, per esempio, il romanzo per ragazzi scritto e illustrato da Chris Van Allsburg nel 1985, che ha vinto la medaglia Caldecott come miglior libro per ragazzi, diventato un film digitale nel 2004. Nell’intenso racconto, il giovane protagonista non crede in Babbo Natale ed è certo che la notte della Vigilia saranno i suoi genitori a mettere sotto l’albero i regali per lui. Però, a qualche minuto dalla mezzanotte, davanti a casa sua appare il Polar Express, un treno a vapore molto speciale quanto sconosciuto, il cui macchinista spiega al ragazzino protagonista (il cui nome non si conoscerà, ma che ci narra, ormai adulto, la sua incredibile avventura) che il treno lo condurrà al Polo Nord per conoscere Babbo Natale. Dopo varie avventure straordinarie, lui e il gruppo di bimbi in pigiama giungono a destinazione conoscendo infine Santa Klaus. Un espediente particolare lo porterà, la mattina successiva, a credere davvero in tutto quello che ha vissuto. Una morale, quindi, che di base insegna il valore non del vedere per credere, ma forse quello di credere per vedere. E farlo sinceramente con tutte le cose più belle.
Roald Dahl ha scritto un libro per bambini, nel 1943, che si è occupato in prima persona di far diventare un film, domandando attivamente ai maggiori produttori più volte di visionarlo. Steven Spielberg lo ha prodotto nel 1983; il film in questione si intitola Gremlins, trasmesso ogni Natale poiché le vicende si aprono proprio nei giorni precedenti il 25 dicembre. Sebbene narri una storia un po’ meno rilassante e dalle tinte più oscure rispetto a quelle finora citate, con i suoi piccoli mostriciattoli che si moltiplicano e diventano cattivi se bagnati oppure alimentati dopo la mezzanotte, ha spopolato e sempre attratto, restando ancora oggi un cult della televisione pre-natalizia.
Lo stesso autore ha scritto qualche anno dopo, nel 1964, La Fabbrica di Cioccolato, riscuotendo il medesimo, se non ben più vasto, successo, che diventa un film nel 1971 e un remake modernizzato poi nel 2005. Willy Wonka ci fa spesso compagnia con la sua fabbrica durante il Natale, riunendo sempre grandi e bambini per la sua visione.
Un altro grande classico è La vita è meravigliosa, del libro di Van Doren Stern del 1939, divenuto un film nel 1946 e, seppur datato, spesso ancora trasmesso tutt’oggi.
E, infine, citiamo Il Grinch, un racconto per bambini scritto dal Dr Seuss nel 1957 divenuto poi un film nel 2000 e una pellicola iconica natalizia: è la storia, infatti, dell’ormai famosissima creatura temuta da tutti e che detesta il Natale, la stessa che intende distruggere questo giorni di festa a ogni costo, ma che alla fine, forse, cambierà idea.
Perché il Natale diventa un momento importante per tutti, laddove si trova l’amore di qualcuno e si comincia a credere.
Dalla pellicola al libro
Todd Strasser nel 1993 scrive la versione in prosa di Mamma ho perso l’aereo, film che era uscito tre anni prima; l’anno dopo, scriverà anche Miracolo sulla 34esima strada, tratto dal remake della commovente pellicola del 1947. Entrambi sono film per tutta la famiglia che divengono fenomeni cult del Natale in tutto il mondo.
Edward Mani di forbice, anch’esso film iconico degli anni ’90, trasmesso puntualmente ogni Natale, diventa un libro qualche anno dopo.
The Nightmare before Christmas, del 1993, di Tim Burton, diviene una pubblicazione nel medesimo anno. Lo stesso dicasi per il film Le 5 leggende.
Differenze dai libri ai film
Come per ogni trasposizione cinematografica, anche nei film natalizi le differenze tra la carta e la pellicola sono spesso molto visibili, ma il più delle volte, sarà per quell’alone d’incredula gioia e di fanciullesca felicità che spesso scaturisce da questo periodo dell’anno, gli spettatori non se ne lamentano mai troppo. Forse per esigenze di tempistiche oppure di trasposizione di ciò che si racconta, è cosa assai comune non trovare nei film scene importanti, oppure notare quanto la storia sia cambiata o limata.
In ogni caso sono film che rimangono pura magia e che spesso spingono a leggere poi il romanzo in questione o viceversa.
Molti lettori accaniti e più o meno amanti del Natale, infatti, sono giunti alle pellicole dalla lettura dei libri e in tanti ne rimangono affezionati e affascinati.
Alla luce di tutto ciò, ci sono quindi quei libri e quei film, o meglio, quei film tratti dai libri, che vengono trasmessi ogni anno per rendere onore ai ricordi, alle aspettative delle persone e al Natale stesso.
Ce ne sarebbero moltissimi da citare, ma scoprirli per chi ancora non li conosce può essere persino più interessante. Perché il Natale è un’emozione, ma insieme è anche tutto ciò che sentiamo, siamo, vediamo e amiamo.
Il Natale è famiglia e spesso è rappresentato anche quei film che dall’infanzia ci accompagnano e che mostreremo ai nostri figli un domani e in quei libri da leggere davanti al camino con le lucine accese dell’albero adornato a festa e il calore di chi amiamo intorno, dentro, ovunque.