La quarta di copertina è il retro del libro, il lato che solitamente poggia sul tavolo e si sporca per prima. Ma dovete sapere subito che cosa non è: l’ultima cosa di cui dovete preoccuparvi.

La copertina è la miglior vetrina per un libro ma il retro è la sua carta d’identità

In libreria la prima cosa che cattura la vostra attenzione probabilmente è la copertina, ma quello che farete con il volume appena lo avrete fra le mani sarà girarlo. Perché sapete bene che lì dietro troverete tutto ciò che vi serve: la sua carta d’identità. È lo spazio che in genere si usa per riportare i dati necessari alla vendita e al riconoscimento del volume. Se è presente una sovraccoperta, talvolta alcuni dati sono riportati nelle alette, che potete considerare una sorta di estensione della quarta di copertina.

Tipografia e cartotecnica

La copertina viene stampata a parte rispetto all’interno del libro. Si utilizza una carta molto più consistente delle altre pagine, o addirittura un cartonato. In questo caso potrebbe essere prevista anche una sovraccoperta che è quel foglio, in genere di carta patinata o verniciata, stampato a colori, che ricopre interamente il volume; le estremità ripiegate all’interno della copertina rigida formano le alette.

Osservando un qualsiasi volume rilegato potete constatare che le pagine costituiscono un corpo a parte, incollato o cucito sul dorsetto. Proprio per questo motivo il retro del volume viene chiamato quarta di copertina: è la quarta facciata del foglio o cartoncino che la compone.

Trama, sinossi o brevissima?

Uno delle principali notizie che il lettore cerca sulla quarta di copertina è l’argomento del libro. Solitamente viene inserita qui la brevissima, che può essere definita una sintesi estrema della trama della lunghezza di poche righe, ma in realtà è molto più di questo. Si tratta di un testo che deve essere accattivante, deve cioè far nascere la curiosità e l’interesse per il resto della storia. Naturalmente non deve rivelare nulla del finale o dei colpi di scena. D’altra parte, qualche accenno ai protagonisti e una descrizione sommaria potrebbero non raggiungere lo scopo. E quindi come si fa?

Di solito per un autore è molto difficile riassumere il proprio lavoro in così poco spazio, cogliendone l’essenza. Chi ha creato il testo è troppo coinvolto per poter eliminare quasi tutto e arrivare al cuore della trama, o semplicemente a ciò che può colpire il cuore del lettore. Molto spesso è utile affidare questo compito all’editor che ha contribuito a correggere il testo. Probabilmente è la persona che conosce il testo più di chiunque altro dopo l’autore stesso, ma che può anche osservarlo con occhi nuovi.

A volte viene inserita una descrizione del contenuto più lunga, che occupa più di qualche riga. In questo caso valutate sempre il tempo medio di attenzione che voi stessi dedicate a ogni libro che notate in libreria: è ragionevole aspettarsi che anche gli altri facciano altrettanto.

L’autore e gli altri

Oltre al contenuto, un dato importante da inserire nella quarta di copertina, è la biografia dell’autore. Il nome viene indicato in copertina, ma qui possiamo trovare qualche informazione sulla sua vita, le pubblicazioni e magari anche una fotografia. È consuetudine riportare in questa sede anche eventuali persone che hanno collaborato alla realizzazione del volume, solo con il nome o con qualche parola che ne esplicita il contributo.

Un altro dato presente in copertina e ripetuto qui è la Casa Editrice, che si fa responsabile della pubblicazione. 

Ultimo, ma non ultimo, in quarta di copertina è riportato il codice ISBN. Si tratta di un numero a 13 cifre che corrisponde a un codice a barre utile al cassiere della libreria, ma il suo scopo principale è quello di rendere unico e riconoscibile il libro, identificandolo in modo univoco. 

Prendendo in considerazione tutte queste nozioni è facile capire quanto sia importante la quarta di copertina. La prossima volta che entrerete in libreria provate a notare quante persone la consultano e, se vi va, fatecelo sapere!

Se ritenete interessante approfondire l’argomento, potete scaricare gratuitamente il nostro freebie sui 10 errori grafici più comuni, oppure acquistare il nostro corso base di grafica editoriale.