“Voler essere uno scrittore è come voler essere un idraulico”, con queste parole Donna Levin, autrice del manuale Scrivere un romanzo (Dino Audino Editore), spiega, partendo dalle basi, che a scrivere si può imparare, pur essendo necessario possedere alcune caratteristiche relative a una “capacità innata”. Scopriamo insieme la scrittura creativa.
La scrittura creativa si apprende unendo a una naturale predisposizione – la capacità, il talento, il genio o qualsiasi altro termine si voglia utilizzare – l’acquisizione di una tecnica. Come tutte le arti, anche la scrittura ha delle regole. Occorre conoscerle e mettere in pratica, sono regole che esulano dalle idee azzeccate, dal talento e dall’ispirazione.
“A scrivere s’impara scrivendo”, dicono alcuni.
“Nessun manuale di scrittura creativa potrà mai sostituirsi al talento naturale”, affermano altri.
“La creatività, o ce l’hai o non ce l’hai, e se non ce l’hai non c’è verso, t’attacchi!”. Questa è una frase che trovai scritta, anni fa, su un blog dove si sentenziava, senza possibilità d’appello, sull’inutilità completa di tutti i corsi che contenevano nel titolo le parole “creativo/creatività” e simili.
Ma cosa si intende per “scrittura creativa” e perché se ne parla così tanto? Partiamo dal dire cosa non è: un manuale di scrittura creativa non svela la formula magica per imparare a scrivere romanzi di successo. Allo stesso modo, un corso di scrittura creativa non potrà mai sostituire l’assenza di talento e di capacità di un aspirante scrittore.
Per scrittura creativa si intende quel percorso di conoscenza di tecniche e di meccanismi di narrazione atti a fornire gli strumenti per affinare e rendere più incisiva la propria attitudine narrativa. Si possono imparare tecniche che servono a scovare e a risolvere i problemi di trama. Si tratta di tecniche che aiutano a tradurre nelle giuste parole e nelle appropriate scene drammatiche le proprie intenzioni emotive. Tecniche che aiutano a far sembrare i personaggi più reali possibili.
Spesso gli scrittori vengono rappresentati come eremiti un po’ scontrosi, alla perenne ricerca dell’ispirazione magica che dia il via a un romanzo di successo. Eppure, se è indubbio che scrivere sia un lavoro solitario, è vero allo stesso modo che il processo che porta alla pubblicazione del libro è un lavoro collettivo.
La figura leggendaria del solitario amanuense è uno dei luoghi comuni più diffusi. Simile a quello del genio letterario che scrive grazie – esclusivamente – al proprio innato talento e alla propria ispirazione, senza aver bisogno di studiare alcunché.
Un’altra errata convinzione è quella che vede nei corsi di scrittura creativa il concentrato di tutti i mali e di tutte le omologazioni. Si sente spesso dire, da chi pensa di non aver più nulla da imparare dopo aver ottenuto un buon voto al tema dell’esame di maturità, che seguire dei corsi di tal tipo comporti l’acquisizione di processi di scrittura omologanti. Affermazioni assurde, se si considera che la scrittura è esattamente come le altre arti. Chi si sognerebbe mai di dire che frequentare l’accademia di belle arti o il conservatorio sia nocivo per l’espressività personale?
Come afferma il Duca di Baionette (Marco Carrara), dell’agenzia Il Duca di Torino: “La scrittura è una materia che merita di essere trattata con la stessa serietà delle altre discipline, non è la cuginetta scema delle vere arti”. In queste parole è sintetizzato il concetto che porta alla consapevolezza primaria di chi voglia imparare qualcosa, qualsiasi cosa, ossia che lo studio è necessario e non facoltativo.
Sul web si trovano oggi milioni di corsi di scrittura creativa, in diverse salse. Occorre fare attenzione a cosa propongono e a cosa si spingono a promettere. Va da sé che se qualcuno millanta la possibilità concreta di venir pubblicati da Mondadori subito dopo aver ricevuto l’attestato di partecipazione, si tratta di venditori di aria fritta.
Ma esistono anche manuali di tecniche di scrittura e corsi online seri, basta avere la capacità di riconoscerli; probabilmente, chi ha dimestichezza con l’arte narrativa sarà già in grado – di default – di scindere con un rapido sguardo chi offre un corso rigoroso da chi vuole solo speculare su ambizioni di pseudo scrittori, perfetti per la vanity press.
Daniela Piras
Il tuo carrello è vuoto.