Bastano un pc, una buona tastiera e un buon programma di video scrittura. Serve tempo! Ci vuole una buona idea, e bisogna arrivare prima degli altri a realizzarla. Tutte affermazioni che fanno sorridere ma che, nel mondo dell’editoria, non sono nuove alle orecchie dei poveri aspiranti scrittori. Scrivere non è semplice come si pensa, né automatico. Vediamo insieme quali possono essere tre consigli utili, e un extra bonus, su come iniziare a scrivere un libro. 

Decidere di scrivere un romanzo o un saggio comporta una buona dose di impegno, occorre armarsi di pazienza e perseveranza.

Ma come iniziare a scrivere un libro? Ecco i primi passi

1. Seguire i consigli di un grande maestro

Il primo pensiero va a Stephen King. Il suo libro, diventato un must, On Writing, è zeppo di consigli su come iniziare a scrivere un libro. Contiene suggerimenti e aneddoti che mirano a far capire come la scrittura sia un impegno al pari di qualsiasi altra professione. Si va dai consigli più scontati come “bisogna concentrarsi per realizzare dialoghi e personaggi convincenti” a “mettiti in testa che scrivere è un impegno quotidiano!”. 

• Tenere in giusta considerazione le proprie passioni 

Tra i tantissimi eventi online dei mesi scorsi – complice e galeotto fu il lockdown – uno mi ha particolarmente colpito. Si trattava di un’intervista a un libraio di una nota libreria del nord Italia, il quale si rendeva disponibile a rispondere alle domande degli aspiranti romanzieri. La possibilità di inviare domande in diretta ha offerto diversi spunti per interrogarsi sul valore della scrittura. Il libraio, paziente e preciso, anche se sottoposto a pressanti serie di quesiti, si è trovato a rispondere a una domanda alquanto bizzarra: “Cosa cercano i lettori? Quali sono gli argomenti e i generi più richiesti in libreria?”.

Mi è sembrato che il mondo andasse al contrario. Un aspirante scrittore chiede la garanzia di vendere un libro che non ha ancora scritto? Che ne è dell’ispirazione, della vena artistica? Ognuno dovrebbe scrivere ciò che rientra nelle proprie corde, non pensare a come classificarsi positivamente all’interno del mercato editoriale.  

• Avere la capacità di reinventarsi

In letteratura, come per tutte le forme artistiche, la sperimentazione è fondamentale. Aver scritto una raccolta di racconti a sfondo ironico, o erotico, o d’ispirazione fantasy, non fa di voi “quel tipo di scrittore”. Ci sono quadri dipinti dallo stesso pittore ma totalmente discontinui, e la loro bellezza è comunque innegabile. L’arte non è organizzata in compartimenti stagni: al contrario, può spaziare a 360 gradi. Oggi potete scrivere una poesia malinconica, se l’autunno ve l’ispira, e domani potrete, con la stessa facilità, dare il via a un saggio su un’antica civiltà. Se non si ha ancora un genere chiaro di riferimento, è giusto sperimentare. Non aver paura di poter “destabilizzare” un eventuale pubblico. Senza tralasciare il fatto che poi, se avete bisogno di leggere consigli su come iniziare a scrivere un libro, probabilmente un pubblico non lo avete ancora! 

Consiglio extra: Credere nella propria capacità artistica

Ironia a parte, è importante non perdere di vista la propria indole, e credere nella forza dell’arte, in ciò che ancora non è stato creato, e proprio per tale motivo non è ancora disponibile. Inutile ambire a navigare in un oceano insieme a mille altri transatlantici. Meglio scegliere una piccola insenatura e guidare un gommone, se è ciò che ci fa sentire bene.

Il Cigno nero di Taleb ci spiega qualcosa su questo, con un simpatico esempio in cui si parla di una scrittrice divenuta un caso editoriale grazie alla pubblicazione di un libro “non classificabile” in nessun genere esistente. 

SPOILER ALERT: La suddetta scrittrice non esiste, nella realtà, ma questa è un’altra storia! 

A cura di Daniela Piras